martedì 30 ottobre 2007

Cambiano i colori intorno a me

Sono tornata dalla parentesi torinese con tanti stimoli e idee che mi frullano nella testolina.


Certo, il Salone del Vino non è il Vinitaly: tutto si concentra in un paio di padiglioni e l'affluenza nemmeno è comparabile.


Ma mi sento di dare una sufficienza piena all'esperienza per la qualità dei contatti e delle persone con cui ho condiviso il tempo in fiera.
Nell'ambito delle Donne del Vino ho avuto l'onore di conoscere delle produttrici di valore, competenti e oltretutto simpaticissime; ci siamo tenute compagnia, abbiamo scherzato ma ci siamo anche confrontate professionalmente: ho assaggiato davvero molti vini di grande spessore!


Da non dimenticare il fatto che, visto che in contemporanea c'era Dolcè, sono tornata a casa con tantissima cioccolata: praline, tartufi, tavolette e delle indimenticabili fave di cacao prodotte dal bravo artigiano Guido Castagna, che abbiamo abbondantemente testato essere strepitose con il Recioto. ;-)

giovedì 25 ottobre 2007

In partenza per...Salone del Vino di Torino

Questo weekend la destinazione è Torino, in occasione del Salone del vino 2007.



Si tratta di una fiera biennale (alternata al Salone del Gusto) cui in verità non ho mai partecipato, ma che mi incuriosiva provare.
Anche perchè nell'area piemontese ho ampi margini di miglioramento, quanto a vendite! ;-)

Mi troverete al Padiglione 2 Stand F5, presso l'isola delle Donne del Vino (l'associazione che raggruppa produttrici, ristoratrici, sommelier e giornaliste di tutta Italia).
Insieme a me, ovviamente, Soave Classico 2006, Vigneto Sengialta 2006, Lunalonga 2005, Scaligio 2004 e Recioto di Soave 2002.
Sarò in buona compagnia insomma!

Il Salone sarà aperto dal 26 al 29 Ottobre dalle 10 alle 19.
Venerdì, Sabato mattina e Lunedì
sarà riservato agli operatori professionali in possesso di un invito operatori, mentre Sabato pomeriggio e Domenica le porte saranno aperte anche a visitatori, appassionati, curiosi e golosi (ricordate che in contemporanea c'è Dolc'è).

martedì 23 ottobre 2007

Che weekend intenso e stimolante è stato!
Sabato full-immersion nella dolcezza con DolceVi; devo confessare che erano talmente interessanti i vini da assaggiare che non sono rimasta molto dietro alla mia brava postazione...Ho preferito andare a curiosare tra i passiti altrui! ;-)
Come scusa posso comunque accampare che non capita spesso nemmeno a noi produttori di poter spaziare liberamente con gli assaggi tra 270 vini dolci di tutta la penisola.




Domenica, invece, c'è stato un bellissimo fermento di visitatori da tutto il mondo presso la nostra cantina.
Al mattino un simpatico gruppetto di californiani curiosissimi nonchè dallo stomaco di ferro (avevano prenotato la degustazione per le 9!), al pomeriggio venti eno-turisti giapponesi, ovviamente macchina fotografica digitale-muniti!

giovedì 18 ottobre 2007

Zucca-mania: Dolce morbido di zucca e mele

Curiosando nei blog salta all'occhio che siamo in piena zucca-ossessione; sarà per il colore che mette di buonumore, per il sapore dolce e confortante o per la versatilità d'uso, sta di fatto che tutti amiamo questa splendida cucurbitacea.

Dopo avervi proposto una
crema semplice ed essenziale, ho deciso di impiegare la zucca rimanente per preparare un dolce sanissimo, privo di grassi animali e dall'intenso sapore "zuccoso".
La consistenza rimane morbida, il sapore volutamente non troppo dolce (di fatto non vi è zucchero!). Riservata agli zucca-addicted. ;-)


Ingredienti
500 gr di zucca matura e dolce
100 gr di farina integrale
50 gr di amaretti tritati finemente
60 gr di uvetta passa fatta rinvenire in poca acqua tiepida
2 mele Golden
3 generosi cucchiai di miele
cannella a piacere
olio e.v.o.

Prima di tutto cuocete a vapore la vostra zucca; io devo confessare che spesso uso la pentola a pressione (il tempo è tiranno...e poi è una cottura sana!).
Poi riducetela in crema con il minipimer, o un mixer o il caro vecchio passaverdura.
In una ciotola mescolate la farina e gli amaretti, unite la purea di zucca, il miele, un cucchiaio di olio e cannella secondo il vostro gusto.
Incorporate l'uvetta e versate l'impasto in una teglia unta o coperta di carta forno.
A questo punto non resta che disporre sulla superficie le mele tagliate a fettine, eventualmente cospargendole di zucchero di canna per ottenere un effetto caramellato.
A 200° C per 40 minuti (deve rimanere morbido!). Poi lasciate raffreddare perchè secondo me è più buono a temperatura ambiente.


Chi azzarda un abbinamento cibo-vino?

mercoledì 17 ottobre 2007

DolceVi, un dolcissimo weekend ci aspetta




Una maniaca del vino dolce come me non poteva lasciarsi sfuggire questa nuova manifestazione, che si terrà sabato e domenica a Sarego (Vi), in una splendida villa palladiana detta La Favorita.


Ci saranno oltre 270 etichette in degustazione, spaziando dai passiti alle vendemmie tardive, dagli icewine ai vini fortificati.

Una bella occasione per assaggiare vini dolci da tutta Italia, normalmente piuttosto difficili da reperire e spesso costosi.


Molti produttori, inoltre, saranno presenti perciò potrete anche vedere le persone e le storie che stanno dietro ad un vino.

Io non mancherò il sabato pomeriggio, pronta a rispondere ad ogni vostra curiosità sul nostro Recioto di Soave Classico Docg.

lunedì 15 ottobre 2007

L'autunno e cibi della memoria

Tutti noi abbiamo dei sapori che più di altri hanno il potere di risvegliare i ricordi; cibi legati all'infanzia, ad un momento particolarmente felice, alla compagnia di persone care.


Molti dei miei cibi-feticcio, ad esempio, sono in qualche modo legati all'autunno, una stagione che amo proprio per quella dolce malinconia che porta con sè.

Vi ho già raccontato nel meme della mia passione per le castagne (ieri ne ho fatto una scorpacciata tra l'altro), Questi piccoli frutti, nella loro semplicità, mi riportano istantaneamente alla tenerezza di mia nonna.


Decisamente più insolito vi sembrerà il mio legame con le carrube, che ormai riesco purtroppo a scovare solo in pochi negozi biologici; e per di più a prezzi da gioielleria.
Ho imparato ad apprezzare il loro sapore dolce, ma di una dolcezza naturale, grazie a mia madre; ricordo bene che per incuriosirmi descriveva la carruba come "la cioccolata di quand'era bambina" e di solito me ne comperava un sacchettino dagli ambulanti in occasione del ponte dei morti. Le vendevano infatti nei pressi dei cimiteri, insieme alle immancabili caldarroste.


Sempre a quel periodo risale la nascita di un altro sapore-cult: la patata dolce (batata o patata americana). Mia nonna la lessava a lungo, la sbucciava e a merenda me la tagliava a fettine, a volte spolverandola di cannella macinata.


Ah, che nostalgia.






venerdì 12 ottobre 2007

Chocolando a Soave


L'anno scorso era stato un successo assolutamente inaspettato.


foto comune di Soave

Migliaia di persone si erano riversate per le vie del nostro borgo medievale, intasando vie d'accesso, bloccando il casello dell'autostrada, prosciugando le scorte di bar e ristoranti.
Ma quest'anno gli organizzatori e l'amministrazione comunale sono pronti: sanno che per amore del cioccolato i golosi arriveranno numerosi!


Anche nella nostra cantina saranno ovviamente i benvenuti per una sosta dalla frenesia cioccolatifera.
Non molti si spingeranno fin quassù sulle colline, probabilmente...ma per i pochi che avranno l'ardire di abbandonare l'estasi calorica il premio sarà ugualmente dolce.
Comincia per "Rec" e finisce con "oto"...



Chocolando in pillole:

- dal 12 al 14 Ottobre, un percorso di golosità che si snoda all'interno delle mura medievali

- oltre 30 maestri cioccolatieri esporranno, faranno degustare e venderanno praline, stecche, creme e chi più ne ha più ne metta;

- dimostrazioni della lavorazione del cacao

- concerti dal vivo per le vie del centro

- chioschi per l'abbinamento con il Recioto di Soave

- oggi alle 16:30 un convegno proprio sul connubio tra cioccolato e Recioto

lunedì 8 ottobre 2007

Il Recioto. Mese I.





Ecco un particolare delle famose "rece" di Garganega che abbiamo messo ad appassire circa un mese fa. Grazie al clima asciutto, gli acini si stanno dolcemente seccando (vedete come sono "rugosi"?) e non c'è ombra di marciume o muffe.
Certo il cammino è ancora lungo: nel nostro caso la pigiatura non avverrà prima della primavera!

Qui sotto trovate invece l'immagine di un intero grappolo.
L'ho rubato da una cassettina per mostrarvelo in tutta la sua bellezza: sano e bello spargolo, ovvero con gli acini non troppo uniti gli uni agli altri.
Purtroppo la foto non rende questo dettaglio, ma vi posso assicurare che è anche dolcissimo...ovviamente lo assaggio solo perchè qualcuno deve pur fare il controllo qualità, no?!? ;-)


mercoledì 3 ottobre 2007

What about the English version of nellabottepiccola?
Che ne dite di una versione inglese?

I'd like to translate my posts (or at least most of them) to help my foreign readers...and also practice my English!
What do you think? I'll be waiting for your comments!

D'ora in avanti mi piacerebbe postare anche una versione inglese, per interagire maggiormente anche con gli amici stranieri...e in fondo migliorare anche il mio English!
Che ne dite? Aspetto commenti, suggerimenti, impressioni (magari anche da qualcuno di voi che già lo fa).

martedì 2 ottobre 2007

Voglia di zucca!


Le mie zucche ornamentali (non commestibili però!)

Ieri sera mi è presa la voglia di uno dei sapori autunnali che prediligo: il dolce, coccoloso, rassicurante gusto della zucca.
Perciò per cena l'intera famiglia ha mangiato e devo dire anche apprezzato una Crema di Zucca al Rosmarino, leggera ed appetitosa.


Gli ingredienti per 4 persone circa:

900 g di zucca gialla
1 porro
1 patata
1 litro di brodo vegetale
parmigiano reggiano grattugiato
1 rametto di rosmarino
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.

Il procedimento è semplicissimo.
Elimina la buccia della zucca; questa parte è un po' noiosa, lo so, ma da qui in poi è tutto in discesa!
Sbuccia la patata e tagliala a pezzetti assieme alla polpa di zucca. Pulisci il porro, togliendo anche la parte verde, e affettalo a rondelle. Poi soffriggilo in una casseruola con un filo d'olio. Unisci i pezzetti di zucca e di patata e rosola, mescolando per evitare che si attacchino.
Copri le verdure con i 3/4 del brodo e cuoci a fiamma bassa, coprendo con un coperchio, per circa 20 minuti.
Immergi il mitico mini-pimer nella casseruola e frulla, fino a ottenere una crema omogenea. Versa eventualmente il brodo rimasto, regolando la densità della crema a piacere, e prosegui la cottura per un paio di minuti.
Regola di sale e pepe, completa con gli aghi di rosmarino tritati e con una spolverata generosa di formaggio grattuggiato. Lascia riposare qualche istante prima di servire.
Io ho abbrustolito delle fette di pane integrale, ne ho messo un paio in ogni ciotola e vi ho versato sopra la crema caldissima.

lunedì 1 ottobre 2007

Meglio tardi che mai, ovvero ultima parte del "MEME 8 COSE SU DI ME"



Montagna
La amo sia in versione estiva sia in versione invernale: tra escursioni, passeggiate, sci di discesa e sci di fondo non saprei davvero scegliere.
Lassù mi basta poco per sentirmi serena e rilassata: la cucina nutriente e saporita, i panorami che tolgono il fiato e il buon profumo del fieno fresco.
Tra le mie mete preferite, la piccola Valle di Casies (in provincia di Bolzano).


Gelato
Ne sono schifosamente golosa, senza rispetto per le occasioni e le stagioni. Lo mangio tutto l'anno e non di rado a colazione, soprattutto in versione biscotto!

Ovviamente preferisco il gelato artigianale ben fatto, ovvero con copioso utilizzo di ingredienti freschi e non di orrendi preparati in polvere. Il mio gusto preferito?? Crema (quella gialla e con i puntini neri della vaniglia naturale), ma anche melone, pesca, amarena, yogurt!

Ad essere sincera non disdegno alcuni classici&intramontabili gelati confezionati, comodissimi da tenere in casa ed oltremodo golosi...


Castagne
Un'altro dei miei cibi-feticcio, che adoro sin da bambina, quando la nonna materna cercava di sconfiggere la mia magrezza ostinata rimpinzandomi di generose cucchiaiate di marronata e mascarpone.
Lo so, questa è un'altra storia, ma una delle sue merende consisteva nello sbattermi un ovetto fresco con zucchero e una lacrima di Recioto!

Quando sono cresciuta un po', l'ho poi ricambiata aiutandola nella preparazione dei "peladei", le castagne lessate con salvia ed alloro che prendono il nome dalla notevole dose di pazienza necessaria a sbucciarle (in dialetto "pelar").

E come non amare le caldarroste?! D'autunno è così appagante fare qualche caldarrosta da sgranocchiare dopo cena, con un goccino di vino e un bel libro...