venerdì 29 giugno 2007
martedì 26 giugno 2007
venerdì 22 giugno 2007
Da qualche anno la Fondazione dell’Arena, in collaborazione con Veronatuttintorno, organizza un’iniziativa davvero interessante per rendere ancora più piacevole l’appuntamento con la grande musica, ovvero “Anteprima Opera”.
In sostanza, nel tardo pomeriggio i partecipanti verranno accolti nello splendido Palazzo della Gran Guardia, che domina Piazza Brà, per venire accompagnati alla scoperta dell’Opera che andrà in scena la sera stessa in Arena.
Questa prima parte, che facendo comprendere più approfonditamente l'opera in esame, renderà senz'altro più piacevole l’appuntamento con lo spettacolo serale.
E qui entro “in scena” io, perché in abbinamento alla musica ci sarà la degustazione dei prodotti più tipici di Verona. In particolare quest sera l’appuntamento è con il Soave Classico 2006 Balestri Valda.
La sottoscritta avrà perciò l’onore e il piacere di offrire il suo Soave, di spiegarlo e farlo conoscere, cercando di trasmettere un pizzico di quella passione per il territorio che tanto l'infiamma e la fa arrabbiare. ;-)
lunedì 11 giugno 2007
Invitata ad una cena tra amici produttori e giornalisti, mi sono offerta di preparare il dessert, mia grande passione nonchè strumento di rilassamento favorito.
Ammetto che non amo ripetere spesso le mie ricette collaudate: preferisco buttarmi a capofitto sugli esperimenti (in cucina come nella vita, tra l'altro). Però quando voglio essere sicura del risultato, mi affido quasi sempre a Sale&Pepe.
Mi sono cimentata pertanto in questa goduriosa torta di formaggio e amarene scovata su un vecchio numero dell'infallibile S&P (da cui ho tratto anche la foto qui a lato), apportandovi come al solito delle piccole modifiche personali.
Ingredienti per ca.12 persone:
140 g di biscotti secchi
60 g di mandorle spellate
80 g di burro
2 dl di panna
400 g di formaggio fresco spalmabile leggero
90 g di zucchero
3 uova
un baccello di vaniglia
300 g di amarene sciroppate (nel mio caso, le impareggiabili amarene preparate da nonna Assunta)
Come di consueto, preparate la base: tritate nel mixer i biscotti con le mandorle; aggiungete il burro fuso e mescolate. Poi stendete il composto con le mani in una tortiera imburrata del diametro di 26 cm, ottenendo una base uniforme e bordi rialzati.
Frullate il formaggio con la panna, i tuorli, lo zucchero.
Immergete il baccello di vaniglia in acqua bollente per 10 minuti. Ritiratelo, incidetelo, raschiate i semini e uniteli alla crema di formaggio.
Poi montate gli albumi a neve ben ferma e incorporateli, insieme ad un terzo delle amarene sgocciolate.
Versato il ripieno sulla base del cheesecake e cuocete in forno a 160° per un'ora e 10 minuti circa. La cottura sarà ultimata quando la crema di formaggio sarà ben rappresa e delicatamente dorata.
Io ho preferito servirla piuttosto fredda, per bilanciarne la grassezza, accompagnata da qualche amarena con il suo sciroppo e da un profumato ciuffettino di menta.
In ogni caso, esperimento riuscito e ampiamente apprezzato! ;-)
mercoledì 6 giugno 2007
Uno scorcio del vigneto Sengialta
Ho iniziato da un paio di giorni a commercializzare la nuova annata del nostro crù, il Soave Classico Vigneto Sengialta.
Sono particolarmente tesa perchè è uno dei vini che amo di più; e forse proprio perchè proviene dal vigneto che amo di più: passeggiando tra le sue vigne si gode della vista del castello medievale di Soave e del suo borgo, mentre a rallegrare l'orecchio dal bosco che lo lambisce proviene sempre il cinguettio delle tante specie di uccellini che lo popolano.
Il nome deriva dal termine del dialetto veronese “Sengio”, che indica un tipo di terreno basaltico, particolarmente duro, che forma dei veri e propri sassi neri (una faticaccia lavorarli, tra l'altro!).
I suoi terreni di origine vulcanica conferiscono al vino una bella mineralità: sento sempre tanta pietra focaia e grafite al naso; e una bella sapidità in bocca.
Sicuramente è un approccio meno facile rispetto al Soave Classico base.
Ma credo che questa sua complessità rispecchi ancora meglio il nostro angolo di collina e nel suo piccolo cerchi di essere un fedele testimone del nostro terroir.