mercoledì 22 luglio 2009

Sprechi.

(Luglio sta davvero scorrendo via veloce tra visite di importatori, degustazioni ed eventi; si fa strada in me la melanconica certezza che, in men che non si dica, l'estate starà finendo).

Ma veniamo all'argomento del post; stamattina ho letto un interessante articolo de "Il Sole 24 Ore" riguardante l'esperienza del freegan inglese Tristram Stuart, divoratore di scarti per scelta ecologista.
Il giovanotto in questione ha mangiato per anni solo il cibo gettato via dai supermercati, in quanto scaduto o in via di scadenza; e dice di aver fatto spesso dei ricchissimi bottini.

Al di là della sua scelta decisamente estrema, quello che colpisce è l'entità degli sprechi alimentari nel mondo occidentale.
Pensate che nel Regno Unito si getta un quarto del cibo acquistato, 480 milioni di yogurt, il 40% dell'insalata; l'azienda fornitrice del pane per i panini di Marks & Spencer elimina quotidianamente 13 mila fette di pane; i supermercati rifiutano il 40% di frutta e verdura per motivi meramente estetici.

Sono numeri che non possono lasciare indifferenti, anche perchè potremmo facilmente iniziare a ridurre gli sprechi dal nostro piccolo: la tradizione culinaria italiana è piena di gustose ricette di recupero, ideate quando eravamo costretti a gestire le risorse alimentari con più lungimiranza.

D'estate non è forse perfetta la semplicità della panzanella?!

Per ogni porzione basta ammorbidire in acqua fredda 100 g di pane raffermo; poi strizzarlo e sbriciolarlo, condendo con un quarto di cipolla rossa, un pomodoro, un quarto di cetriolo. Potete completare con tonno sott'olio, qualche cappero, foglie di basilico spezzettate, acciughe... Un giro di ottimo olio, sale e pepe e poi lasciate riposare.

4 commenti:

Martissima ha detto...

è veramente un'ingiustizia e vergognoso, pensando a chi non ha nemmeno un pasto al giorno.... purtroppo l'egoismo e il denaro ci
governano globalmente...la panzanella è un bellissimo e buon esempio di recupero. Bacio!

yari ha detto...

Sì, l'entità degli sprechi alimentari è davvero problematica. Ho letto vari articoli sui freegans, la filosofia è bella, ma un po' di difficile attuazione.

Luca and Sabrina ha detto...

In Italia non è facile applicare la filosofia dei freegans, mi basta pensare a certi supermercati che vendono tranquillamente prodotti che scadono il giorno stesso, a volte applicando solo un piccolo sconto, altre volte trovi tra gli scaffali merce scaduta senza che nessuno se ne sia accorto. Altro punto, nelle nostre case si spreca parecchio, per quanto anche noi cerchiamo di stare attenti, capita che almeno una volta a settimana ci ritroviamo in dispensa o in frigo qualcosa da buttare. Bisogna cercare di riciclare il cibo che rimane, la panzanella, le torte salate, le frittate sono un'ottima solizione. Troviamo che sprecare e buttare il cibo sia un crimine!
Bacissimi da Sabrina&Luca

Post N Email ha detto...

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